Questa è la storia di Liliana Pasini e del suo progetto, volto ad aiutare associazioni che si occupano di animali in difficoltà. Siccome, noi dell’Arte del comunicare amiamo i “famigli” e crediamo fortemente nella solidarietà e nell’amore fra esseri viventi, abbiamo deciso di sostenere questa bellissima iniziativa. Nelle prossime settimane e mesi, troverete delle creazioni di Gattomatto sulle nostre pagine, dove potrete acquistarle o commissionarne altre per sostenere il progetto di Liliana.
“All’inizio fu Mescolone, un meraviglioso gatto rosso con il quale ho iniziato il mio percorso di vicinanza emotiva con gli animali. È rimasto un po’ nella mia vita poi, per mia incapacità e mancanza di conoscenza, ho rinunciato a lui condannandolo di fatto ad una fine tristissima. Non ho compreso subito la portata di questo mio gesto scellerato ma di certo ho capito che, attraverso il rimorso provato, avrei pagato il mio debito nei suoi confronti dedicando l’essenza della mia vita agli animali in difficoltà: abbandonati, sfortunati, menomati. E così è stato.
Non ricordo nemmeno più quanti esseri sono passati dalle mie mani: cani, gatti ma anche ricci, tartarughe, ghiandaie, taccole, merli, pipistrelli, cinciallegre, piccioni, gufi, topini di campagna e tanti altri ritrovati sulla mia strada e bisognosi di cure! Ho studiato, ho chiesto aiuto a chi ne sapeva più di me e, pian piano, ho imparato a riconoscere i diversi bisogni etologici e a rispettare ogni essere vivente per quello che è.
Col tempo ho iniziato il cammino di volontariato in un canile e poi quello di accudire gli animali è diventato un lavoro, in parecchi rifugi e in oasi feline della provincia di Modena e Reggio Emilia.
Negli ultimi anni è nato il progetto Gattomatto che si prefigge di sostenere le associazioni che si occupano di animali in difficoltà attraverso una raccolta di fondi derivanti dalla vendita delle mie realizzazioni. Sì, ho pensato di unire il mio immenso amore per gli animali alla bellezza della creazione, perché credo che questo sia un binomio molto potente e destinato a lasciare il segno.
Amo l’uncinetto da sempre, fin da bambina, e ho sempre lasciato andare le mani dove mi portassero ed ho scoperto di avere, per così dire, un talento innato e quindi, quando ho scoperto la tecnica giapponese dell’Amigurumi, ho capito subito che sarebbe diventata la strada da percorrere per raggiungere il mio obiettivo. Ed oggi, a tre anni di distanza, sono felice ed orgogliosa di perseguirlo con tenacia e con la stessa immutata passione che brillava all’inizio. Tanti animali, grazie al sostegno di chi acquista le mie creazioni, hanno potuto usufruire di cure veterinarie adeguate, buon cibo e, forse, qualche speranza in più di una vita migliore.”
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