Una proiezione da non perdere per gli amici di Foligno e dintorni. Il documentario realizzato da Playmastermovie e dal ComitatoAscoltami riporta una realtà drammatica, quella degli eventi avversi che ha stravolto la vita di migliaia di persone. Una realtà che deve essere vista.
Il Comune di Foligno patrocina l’evento, promosso e organizzato dal GRUDI/Gruppo d’incontro – Foligno e dal Co.Sa.U – Comitato Sanitari Umbri.
Oltre alla proiezione del documentario ci sarà un dibattito pubblico a cui interverrà Lucca Consapevole e testimonianze di effetti collaterali.
Vi aspettiamo, sabato 25 febbraio, dalle 16:00 presso Palazzo Trinci – Foligno
I posti sono limitati, l’evento è a offerta libera. Questo il link per prenotare il biglietto nominativo https://invisibili-foligno.eventbrite.it
INCONTRO DI VOCI CONSAPEVOLI
Ospiti: dottor Alessandro Montedori, medico chirurgo e presidente del CO.SA.U. (Comitato Sanitario Umbro), dottor Massimiliano Marchi, riabilitatore psichiatrico e psicosociale e portavoce di Lucca Consapevole e dottor Alessandro Porcu, ricercatore indipendente nonché Presidente dell’Associazione Grudi, Gruppo d’Incontro di Foligno.
Il 7 febbraio, l’Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato un comunicato stampa con il quale ha preso le distanze da una pubblicazione scientifica firmata da tre dei suoi ricercatori. Questa pubblicazione scientifica invitava a riconsiderare il rapporto rischio-beneficio dei vaccini anti-COVID alla luce delle nuove segnalazioni avverse, della minore letalità della variante Omicron e della disponibilità anche di terapie efficaci per la cura del COVID-19. Come scrive la Commissione Medico-Scientifica Indipendente in un articolo sul suo sito “questo comunicato rappresenta davvero un esempio eclatante e anche pericoloso della degenerazione del concetto di scienza e di metodo scientifico”.
Baldini: dottor Montedori, cosa sta accadendo alla Sanità Pubblica? E che ruolo hanno gli ordini dei medici in questa fase di grande trasformazione, di grande cambiamento?
Dott.Montedori: L’Arte del Comunicare riassume un po’ anche ciò che è la medicina, poiché da un lato è appunto un’arte e non solo una tecnica fredda. L’uomo non può essere considerato una macchina, pertanto è necessaria un’arte per operare su di lui. L’altro aspetto importante è la comunicazione: non c’è più comunicazione, anzi, si vuole distruggere totalmente il rapporto medico-paziente. Ma perché succede ciò? Forse perché si cerca di ridurre l’uomo a una macchina che deve essere controllata da poteri poco democratici.
Parlando della pubblicazione, vorrei fare i miei complimenti alla dottoressa Frasca e ai suoi colleghi per il coraggio dimostrato: non è facile parlare liberamente e scrivere la realtà come è, soprattutto nel momento in cui viene istituito il Ministero della Verità, di triste memoria. Si è effettuata una sperimentazione di massa con scarsi dati a disposizione che già segnalavano la pericolosità di queste sostanze. Inoltre, è stata effettuata in maniera indiscriminata su tutta la popolazione, comprese le donne in gravidanza, i bambini e i soggetti su cui non era iniziata nessuna sperimentazione. Ora stiamo vedendo i risultati: vi sono eventi avversi, anche gravi e fatali, che vengono segnalati puntualmente nell’aggiornamento della scheda tecnica di queste sostanze. Chiamo queste sostanze “sostanze”, perché non sono tecnicamente vaccini. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: invece di una vaccino-vigilanza attiva, si è arrivati a una vaccino-vigilanza passiva, o meglio omissiva. In altre parole, si è scoraggiato in tutti i modi la segnalazione di eventuali incidenti che avrebbero potuto essere evitati. La pubblicazione parla della sicurezza di queste sostanze e mette in luce la minore pericolosità delle varianti circolanti. Ma il fatto più eclatante è che molte di queste notizie erano già note all’inizio della campagna vaccinale. Mi chiedo, allora, di quale vera scienza si sia parlato finora negli organi istituzionali. Questa è la domanda a cui bisognerebbe rispondere.
La farmacovigilanza e la sicurezza dei vaccini sono questioni molto importanti. È fondamentale che le segnalazioni vengano fatte e che vengano valutate attentamente, in quanto non tutti gli effetti collaterali sono immediatamente evidenti. Solo dopo valutazioni epidemiologiche è possibile capire se la sostanza in questione abbia causato l’evento avverso. Per questo motivo, è importante stimolare il più possibile le segnalazioni e non nascondere i problemi sotto il tappeto, poiché potrebbero emergere anche in futuro, come accaduto con il talidomide, che ha causato un disastro nella popolazione a cui era stato somministrato.
Riguardo al ruolo degli ordini dei medici, è un altro punto dolente che riguarda l’esistenza stessa degli ordini professionali. Il Comitato Sanitari Umbri è nato proprio per questo motivo, perché non si è avuta alcuna discussione o approfondimento a livello degli ordini professionali. Gli ordini professionali hanno applicato in modo acritico le disposizioni del governo Conte e Draghi. Di conseguenza, gli ordini non hanno svolto il loro ruolo di autonomia e responsabilità e non hanno approfondito le evidenze scientifiche, privando così i medici della loro indipendenza. La classe medica ha seguito le disposizioni senza fare domande, il che è incomprensibile. L’ordine avrebbe dovuto organizzare discussioni aperte e approfondite con tutti i membri, specialmente in vista dell’obbligo vaccinale. È stato un grave errore per il nostro paese.
Baldini: Dottor Marchi, lo scopo della vaccinazione è quello di indurre l’immunità, ma ciò non è avvenuto perché molte persone si sono ammalate nonostante la vaccinazione e sono stati segnalati anche numerosi eventi avversi. A Lucca, voi avete aperto uno studio medico gratuito dove professionisti sanitari, psicologi e medici, tutti iscritti ai rispettivi ordini, aiutano le persone che soffrono di reazioni avverse ai vaccini.
Dott.Marchi: L’apertura è stata un grande successo: in due ore abbiamo finito i posti disponibili per tutto il 2022 e nel giro di 10 giorni abbiamo terminato anche i posti disponibili fino alla Pasqua. Ci sono molte persone che soffrono terribilmente e a cui la vita è stata profondamente cambiata. Non sono più le stesse persone di prima. Abbiamo aperto questo studio dove operano medici, psicologi e professionisti sanitari, tutti iscritti ai relativi ordini e Albi, e lo facciamo in maniera completamente gratuita. Con il nostro progetto “Voci avverse” abbiamo girato l’Italia e raccolto testimonianze di persone che hanno speso 20.000 euro perché stanno male e continuano a stare male. Quindi c’è anche un danno economico; inoltre, c’è un danno sociale perché ci sono famiglie distrutte e persone che hanno perso il loro ruolo all’interno della famiglia. Immaginiamo una madre che non è più in grado di svolgere il ruolo di madre, di occuparsi della casa e della cura dei bambini, e immaginiamo un padre che magari ha dovuto rivisitare il proprio lavoro per poter subentrare in quel ruolo.
Ci sono dinamiche familiari e sociali che sono state stravolte, ma di cui nessuno vuole parlare volutamente, perché meno se ne parla, meno esistono, e se non esistono, non bisogna occuparsene. Il nostro studio medico è esclusivamente dedicato alle persone che hanno subito reazioni avverse da questi cosiddetti vaccini anti-COVID-19, e alle persone che, pur non essendo vaccinate, hanno contratto l’infezione naturale, la COVID-19, e dopo mesi o anni, presentano sintomi prolungati. Siamo medici e professionisti sanitari, quindi forniamo indicazioni diagnostiche e, se necessario, terapie. Inoltre, facciamo qualcosa di insolito, ovvero visitiamo il paziente: effettuiamo l’esame obiettivo, palpando e auscultando, prendendo la pressione e verificando la frequenza cardiaca, come una volta era pratica, ma che negli ultimi tre anni è diventata un tabù. Quindi, stiamo riportando l’attenzione sulla visita medica del paziente.
E poi, Dulcis in fondo ma non per ultimo, c’è l’importanza della presa in carico. Una delle cose che i danneggiati da vaccino ci dicono più spesso è: “nessuno si prende cura di noi”. Le persone che vengono nel nostro studio medico escono dalla visita con i numeri di telefono e le email dei medici e dei professionisti che le hanno visitate, in modo che possa esserci un follow-up. In altre parole, il paziente deve poi portare i risultati degli esami diagnostici e delle analisi del sangue che gli abbiamo prescritto, e se viene prescritta una terapia, deve raccontarci regolarmente come sta andando con quella terapia, così da poter seguire il feedback. Uno studio medico come il nostro è importante, ma assolutamente insufficiente sull’intero territorio nazionale. È necessario che altri studi medici come il nostro nascano in tutta Italia, perché ce n’è bisogno.
Io sono un terapeuta che si occupa della mente da un punto di vista psicosociale e psichiatrico. Mi occupo di problemi come il senso di colpa e l’accettazione del proprio corpo, perché la scelta di vaccinarsi o meno spetta alla persona e non ad altre persone o istituzioni. La colpevolizzazione della vittima è un processo di manipolazione mentale che è sempre esistito, ma è molto forte in questo caso. Tuttavia, tutte le persone che decidono di vaccinarsi non devono sentirsi in colpa per eventuali reazioni avverse, né devono essere giudicate dalla società o dalle istituzioni. È importante trovare una soluzione per aiutare queste persone a superare i loro problemi. In Italia, molte persone che hanno subito reazioni avverse ai vaccini sono state trascurate dalla sanità, ricevendo solo diagnosi di ansia, panico e depressione e farmaci ansiolitici anziché cure specifiche. È necessario garantire loro un’accoglienza adeguata, ascolto e cure attraverso terapie individualizzate e diversificate.
Baldini: esistono terapie per contrastare gli effetti avversi dei vaccini?
Dott.Marchi: Ne esistono diverse, che devono essere scelte in base alle caratteristiche individuali del paziente. È importante valutare ogni caso singolarmente, tramite una visita medica, per stabilire il piano terapeutico più adatto.
Posso soddisfare la vostra sete di conoscenza dicendo che è imprescindibile un certo grado di detossificazione. Uso proprio questa parola, detossificazione, perché non è un vaccino, è una tossina. Noi stiamo rispondendo non come a un’infezione virale, a queste patologie, bensì come a un’intossicazione, un avvelenamento. La detossificazione viene fatta con diverse sostanze, una su tutte è l’ N-Acetilcisteina che è il precursore del glutatione, che a sua volta è la principale molecola antiossidante del nostro corpo, una enorme barriera per tutti quelli che sono i patogeni esterni e una grande forza per il nostro sistema immunitario.
Baldini: dottor Porcu, anche il vostro gruppo di incontro è stato quasi un ambulatorio sociale…
Dott.Porcu: Io sono sicuramente la persona che ha fatto il primo passo verso la creazione di questo gruppo di incontro, chiamato appositamente così perché è così che siamo nati. Ci siamo incontrati per strada, persone che si conoscevano e persone che non si conoscevano, attratte da un magnetismo e una sensibilità che ci ha portato a capire che stava succedendo qualcosa di veramente grave, al di sopra della nostra portata e comprensione. Piano piano, abbiamo deciso di studiare ciò che stava accadendo e il gruppo è cresciuto. Ci siamo incontrati per la prima volta online, perché non era possibile fare altrimenti. Ciò che stava accadendo sul piano sanitario non era eticamente giustificabile: proibire ad anziani e bambini di prendere il sole, quando si sa che la luce è ciò che anima il sistema immunitario. Era un’anticura, tutto ciò che il virus eventualmente voleva per danneggiarci irrimediabilmente. Poi, abbiamo potuto constatare che l’opera è stata completata con le cure imposte dal ministro della salute, con l’avallo di tanti partiti politici e di una buona parte della popolazione che ascoltava e vedeva soltanto il mainstream, cioè la televisione, che evidentemente ha compiuto l’atto più grave di tutti, più grave perché era quella l’istituzione attraverso la quale avremmo dovuto sapere la verità. Tutto ciò è accaduto grazie al fatto che la verità non è stata propagata attraverso gli organi dello Stato, che non hanno divulgato ciò che lo Stato avrebbe potuto e dovuto dirci. Questo è un aspetto gravissimo che ci troviamo tutti addosso, vaccinati e non vaccinati. Quindi sarà una bella lotta, un impegno che si deve assumere ogni singola persona. Questa è la consapevolezza che abbiamo raggiunto mettendoci in relazione, durante questa brutta situazione, di assoluta mancanza d’assistenza, sia sociale che medico-sanitaria.
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