Essendo una coltivatrice di ortaggi, la mia attenzione è soprattutto rivolta al nostro modo di mangiare, ma, ancor prima, alle nostre scelte alimentari.
Nel tempo, parlando con i miei clienti, mi sono accorta che non si conoscono i principi base di un qualsiasi ortaggio, non si sa che dal momento della raccolta, inizia la sua decomposizione, quindi acquistare ad esempio, spinaci in un supermercato che sono sul banco da almeno tre giorni (come minimo, visto trasporti e distribuzione) è acquistare un cibo “morto” che ha perso strada facendo tutto il suo potenziale in termini vitaminici.
Questo poi mi ha portato a pensare a come noi ci rapportiamo con quello che mangiamo: non abbiamo un rapporto consapevole, non ci poniamo domande che per me, le fondamentali sono tre:
– so cosa sto mangiando?
– perché sto mangiando questo?
– in che modo lo sto mangiando?
L’alimentazione è lo spartiacque tra essere in salute e non esserlo, eppure ci scivolano via, nei giorni, pasti di cui non sappiamo niente. Non sappiamo la loro provenienza, come sono stati fatti e cosa stanno portando al nostro organismo. Mangiamo senza alcuna attenzione, quindi, senza prenderci a cuore.
Se nella nostra macchina diesel non metteremo mai benzina, perché andremo incontro a rimanere a piedi, nel nostro corpo mettiamo di tutto.
La misura di quando ci trattiamo bene, passa anche e soprattutto dalle nostre scelte alimentari, visto che il cibo è strettamente legato ai nostri sentimenti.
Sono più le volte che mangiamo perché spinti da un sentimento: tristezza, noia, euforia, mancanze ecc…, rispetto a quelle in cui siamo noi a decidere cosa ingerire e non il nostro umore.
Francesca Pachetti – La Raccontadina
Autore
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Consulente comunicazione - Proprietaria e direttore di testata giornalistica indipendente "L'Arte del comunicare" - P.R. - Speaker - Formatrice
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